Motta di Livenza (TV)

Cartografia

Le carte militari topografico-geometriche del Ducato di Venezia[1], redatte sotto la direzione del generale Anthon von Zach tra il 1798 e il 1805, si qualificano come documento esaustivo e affidabile, e divengono utile punto di partenza per l’analisi dell’intero territorio comunale.

Oltre al disegno preciso di strade, fiumi, canali e abitati l’opera è altresì preziosa per le relazioni allegate che riportano notizia di un territorio messo in crisi dalle intense precipitazioni e dalle esondazioni del Monticano e della Livenza. Il suolo argilloso, non lasciando permeare l’acqua, produceva un fango persistente e assai invalidante per gli spostamenti via terra, sia lungo la Callalta (Postumia) sia lungo la Calnova (Fossalta - Noventa – Magnadola – Motta). Le tracimazioni del Monticano, inoltre, sommergevano l’area e rendevano le strade impraticabili anche fino ad aprile, tanto che in inverno la popolazione si spostava da Motta a Gorgo solo in barca, lungo il fiume Monticano. Una rapida lettura della mappa, soprattutto nella sua parte superiore, riconosce chiaramente i tratti di un territorio modellato dalle acque.

A partire dal XIX secolo iniziano le campagne di rilevamento catastale da parte dei governi stranieri: la prima, avviata durante il periodo dell’occupazione austriaca, realizzata dai francesi e completata nuovamente dai funzionari asburgici viene identificata col titolo di Catasto Napoleonico e interessa la nostra zona nel 1811.

La natura del documento (catasto geometrico particellare) lo rende buon termine di confronto per gli strumenti di analisi territoriale utilizzati oggi e lascia emergere il dato ricorrente in quest’area di confini di proprietà sostanzialmente invariati.

Si nota rispetto al disegno del von Zach una maggiore strutturazione dell’area centrale, sulla riva destra della Livenza, dove la delineazione ortogonale dei confini dei campi racconta di un’intensificazione dell’attività di bonifica di quell’area storicamente paludosa.

Forse collegato alla regimentazione delle acque anche l’intervento di riduzione dell’andamento meandriforme del fiume Monticano all’ingresso in città.

Al 1842 risale la mappa relativa alla seconda campagna di censimento territoriale sotto il dominio austriaco. Si delinea qui la prosecuzione della strada Postumia attraverso il centro abitato, oltre la Livenza e verso est, assieme ad altre migliorie dell’assetto viario interno al territorio. Altro dato importante è la deviazione verso sud della confluenza del Monticano nel fiume Livenza.

Aumenta in questa carta la diffusione delle abitazioni nella campagna, ove ricorre un insediamento rurale costituito di due edifici uniti per uno spigolo che delimitano una corte quadrangolare oltre la quale è presente un’altra piccola pertinenza.

La prima rilevazione dell’Istituto Geografico Militare riferibile al comune di Motta di Livenza risale al 1891. La mappa segna una grande tappa dello sviluppo di Motta con l’arrivo in città della ferrovia e si nota, verso sud, una maggiore delineazione dei campi dell’area bonificata, sigla della definitiva acquisizione dell’ambiente malsano.

La successiva carta IGM del 1932 registra il prolungamento della ferrovia verso est, oltre il fiume Livenza e l’affiancarsi alla linea ferroviaria della Postumia, con uno spostamento a nord del suo tracciato. In concomitanza con quegli interventi si deviò l’alveo della Livenza, rettificandone un’ansa e riconvertendo l’alveo abbandonato in un piccolo canale regimentato.

Altri interventi importanti furono l’apertura di un nuovo asse viario verso a nord, che attraversa la Livenza, e la destinazione a percorso carrabile dell’antico corso del Monticano a sud-est della città. Si registra un ulteriore incremento dell’insediamento sparso, ancora di carattere agricolo.

A proposito la carta IGM del 1952 segna il cambiamento di rotta in materia di distribuzione residenziale con il moltiplicarsi di insediamenti unifamiliari. A sud del centro cittadino prende forma l’assetto viario su cui si imposterà il fenomeno del centro diffuso a Motta di Livenza. Di notevole rilievo la mancanza di aree industriali, che dichiara un uso delle risorse territoriali legate al settore primario. Vi compare, la Centrale irrigua, sotto la confluenza del Monticano nella Livenza, intervento principe di una serie di operazioni di riordinamento idraulico sui corsi d’acqua del territorio di bonifica.

[1] Kriegskarte 1798-1805: Ducato di Venezia nella carta di Anton von Zach, Treviso 2005